8 Luglio Retorbido - Germania (Giengen);
Tappa di trasferimento Km 513
Finalmente l’agognata partenza. Controllo che a casa sia tutto a
posto, gas chiuso e alle 14,00 via verso Chiasso. Tappa prima della frontiera
per l’acquisto della vignette e attraversiamo tutta la Svizzera
per arrivare alle 21,00 a Giengen. Cena e pernottamento in area di servizio
dall’aspetto di un area attrezzata vera e propria con tavoli pic-nic,
bagni pubblici e vuotatolo per WC chimico.
9 luglio Giengen – Puttgarden; Km 799
seconda tappa di trasferimento, bella lunga, ma abbiamo stabilito che
la nostra vacanza in Norvegia doveva durare il più a lungo possibile,
quindi non ci lasciamo prendere dal desiderio di fermarci a visitare Francoforte
(ci verremo in un viaggio dedicato alla Germania).
Arrivo a sera all’imbarco del traghetto per la Danimarca, ma non
vogliamo attraversare con il buio, così ci fermiamo per il pranzo
e per la notte nel parcheggio sul molo, autorizzato per la sosta dei camper.
10 luglio Puttgarden – Vallenvagen (Svezia) Km 464
terza tappa di trasferimento. Un po’ meno Km oggi perché,
visto che abbiamo evitato Copenaghen, quest’oggi almeno visitiamo
Goteborg. E’ stata però una visita velocissima perché
non ci è sembrata molto interessante ma, si sa, de gustibus…
certamente abbiamo trovato trasporti pubblici efficientissimi e molti
parcheggi vicini al centro dove non vi sono state difficoltà a
parcheggiare il camper. Sosta per la notte nell’area di parcheggio
di Vallenvagen lungo l’autostrada E6 insieme a molti camper e roulotte.
11 Luglio Vallenvagen – Oslo Km 264
Ed eccoci finalmente nella capitale Norvegese. Dopo un passaggio veloce
nei pressi del centro ci rechiamo al campeggio Ekeberg, sull’omonima
collina. Per oggi non visiteremo la città perché è
necessario fare un minimo di bucato. Domani mattina però partiremo
di bun ora. Mica facile però andare a dormire. Alle 10 di sera
il sole non ha ancora intenzione di tramontare, Però Beatrice chiude
gli oscuranti e ci convince ad andare a letto.
12 Luglio Oslo
Dopo aver acquistato i biglietti dell’autobus alle 9,30 (non tanto
di buon ora) ci dirigiamo verso il centro della città. Dopo aver
confrontato il percorso pianificato con i consigli di un solerte addetto
dell’Ufficio Informazioni che parla correntemente l’italiano,
iniziamo la nostra passeggiata. Peccato che la cattedrale è chiusa
per restauro e perciò non possiamo visitarla. Con tutta calma passeggiamo
per il centro e all’improvviso un’acquazzone ci sorprende.
Che si fa? quello che fanno i Norvegesi: sono le 11,30 e molti sono già
a tavola. Un po’ di appetito lo abbiamo anche noi. Amminando ci
spunta davanti l’Hard Rock Cafè e
per Alessio questa è una tappa obbligata
per acquistare la maglietta di Oslo. Quindi si mangi anche lì.
La nostra visita quindi si sposta al palazzo reale, ma dobbiamo aspettare
circa mezz’ora che si completi il cambio della guardia. Riusciamo
finalmente ad attraversare e scopriamo che bisogna aspettare almeno due
ore per visitare il palazzo, così decidiamo di fare invece due
passi nei giardini. Alberi secolari e un prato che invidio immediatamente.
Torniamo al palazzo? No, andiamo a visitare il museo di scienze naturali.
Anche qui un giardino fantastico e ci restiamo fino a sera. Abbiamo nuovamente
appetito, ma stavolta ceniamo al porto in un locale tipico: una gustosa
zuppa di pesce (non come la nostra ovviamente) io e Beatrice e un ricco
piatto di gamberi Alessio. Ritorno al campeggio sotto un cielo che nel
frattempo è diventato limpidissimo e stavolta restiamo in piedi
fino alla mezzanotte e mezza per aspettare il buio, che non arriva completamente.
13 Luglio Oslo – Sognda lKm 352
Un po’ di pulizie sul camper e alle 10,45 partenza da Oslo, ma prima
di lasciare la città andiamo a visitare il museo delle navi
vichinghe. Sono solo tre ma ben restaurate. Ci chiediamo come però
questi uomini solcassero i mari con quelli che sono dei grandi barconi.
Andiamo a prendere l’autostrada E16, ma non comincia mai. E’
vero, in Norvegia chiamano autostrade quelle che per noi sono delle strade
statali. Lungo la strada le tappe sono tantissime per scattare fotografie
a questi posti che già ci appaiono fantastici: Foreste, torrenti
e cascate impetuose, laghi a specchio. Sembra di vivere un sogno. Scopriamo
anche le buonissime fragole che si possono acquistare lungo la strada
e che sono molto a buon mercato. In lontananza vediamo la neve sulle montagne
e la strada ci porta proprio lì. Al passo, dopo una curva e poco
prima di deviare sulla E5, una tappa obbligata poiché un gregge
di capre si stanno godendo il sole distese sull’asfalto riscaldato
dai raggi. Semra che non abbiano alcuna intenzione di spostarsi, così
Alessio prova a offrirgli del sale. Anche se con un po’ di scetticismo
lo accettano di buon grado ed in cambio ci lasciano passare.
Arrivati a Kaupanger, indecisi se fermarci ad osservare la punta estrema
del Sognefjorden, ci consultiamo e decidiamo di proseguire fino a Sogndal,
distante soli 17 Km. Imbocchiamo una galleria lunga 7 Km e allo sbocco
uno spettacolo mozzafiato sul fiordo. Il fido navigatore a Fadness ci
avverte di spostarci a destra e prendere il traghetto. Dopo 15 minuti
riprendiamo la E5 sull’altra sponda. Non arriviamo fino a Sogndal
perché troviamo un bellissimo posto dove fermarci per la cena e
il pernottamento presso l’aia di una fattoria museo. Chiediamo il
permesso di fermarci, che ci viene concesso con un po’ di stupore
e rammentandoci che basta fermarsi ad almeno 150 metri dalle case e si
può sostare liberamente. Beatrice aveva fatto un po’ di acquisti
e ci prepara una cenetta a base di salmone (norvegese ovviamente). Il
vino è però rigorosamente italiano. Alle 10 di sera scrivo
il mio diario alla piena luce del sole.
14 Luglio Sogndal – Bergen Km 236
Alle 9,15 partenza verso Bergen, ma prima scorta di viveri (pane) e NOK;
perciò tappa a Sogndal, piccolo paese su un ramo del Sogfjorden
e passeggiata tra le case tutte rivestite in legno dei più svariati
colori. Poi via verso Bergen anche perché il tempo promette (e
mantiene la promessa) pioggia. Il tempo inclemente non ci ha impedito
però di ammirare i bellissimi paesaggi di un parco naturale con
attraversamento a pedaggio. Era forse il biglietto da pagare per ammirare
lo spettacolo di un ramo del ghiacciaio del Beerbareen, dove dopo una
bella passeggiata fino al laghetto e una serie di scatti con la macchina
fotografica, ci siamo potuti fermare a sorseggiare un caffè caldo
(e ce ne era bisogno) nell’unico bar. Qui abbiamo acquistato qualche
souvenir (una maglia per Bea e un cappello “Vichingo” per
me con tanto di lunghi capelli biondi). Riprendiamo la strada e con noi
la riprende anche la pioggia e dopo estenuanti tornanti a picco sui fiordi
su una strada (la E55) alquanto stretta riprendiamo la E39 (autostrada)
anche questa in alcuni punti molto stretta tanto da doversi fermare nelle
apposite piazzole per incrociare con le vetture provenienti in senso opposto
(per fortuna poche). Ma nessuna difficoltà ha offuscato la vIsta
del Nerofjorden, il braccio più stretto del Sognfjorden, con vette
a strapiombo alte più di mille metri su un braccio largo appena
250. La pioggia ora si è fatta ancora più insistente, la
stanchezza pure e ci fermiamo a preparare la cena. Questa sera ceniamo
godendo di una bellissima vista sul fiordo. A letto presto per un buon
sonno ristoratore.
15 – 17 Luglio Lindas – Bergen Km 74
Percorriamo in fretta gli ultimi Km che ci separano da Bergen, nuovamente
con un tempo da lupi. Avevamo letto che Bergen è la città
più piovosa della Norvegia, ma la realtà supera l’immaginazione.
Come sempre ci avviciniamo al centro della città e all’ufficio
informazioni turistiche chiediamo notizie per un campeggio, ma il più
vicino è a circa 15 Km. Ci indicano, se vogliamo un’area
attrezzata privata al di là di un ponte, sul porto, a 15 minuti
a piedi dal centro. Questa ci sta bene e anche se non è il massimo
della bellezza (Un parcheggio con Camper service e servizi igienici con
docce) ci permette di non fare spostamenti in camper per le visite. Abbiamo
fretta però di andare perché durante il passaggio in centro
con il nostro battello su ruote abbiamo notato degli scorci interessanti.
Prendiamo perciò l’autobus (qui passano il 5 o il 6) e in
5 minuti siamo in centro. Passeggiamo sotto la pioggia e notiamo che solo
noi e pochi abbiamo gli ombrelli. Con la scusa di qualche approfondimento,
torniamo all’ufficio informazioni, per stare un po’ all’asciutto.
In questo bell’edificio completamente affrescato è possibile
cambiare Euro ed acquistare la Bergen card, da 24 0 48 ore. E che dà
diritto a sconti o gratuità per l’ingresso in molti musei
e sconti nei ristoranti, oltre che all’utilizzo gratuito dei mezzi
pubblici. Noi acquistiamo quella da 48 ore al prezzo di 250 NOK ciascuna.
Crediamo di sfruttarla tantissimo in questa città che ci appare
già bellissima nonostante la pioggia. Usciamo e facciamo un primo
giro al famoso mercato del pesce per capire come muoverci per i nostri
acquisti. Cena a base di pesce in un locale tipico di Bryggen. All’uscita
immancabilmente piove, ma ormai sono le 10,00 di sera ed è anche
ora di andare a dormire, dopo una giornata a girare sotto l’acqua.
Ritorno al camper e per la prima volta dall’inizio del viaggio accendiamo
la TV. Ci godiamo il barbiere di Siviglia con i sottotitoli in Norvegese.
Questa mattina (giorno 16) sveglia ad orario normale e partenza per il
centro con gli efficienti autobus. Cinque minuti ed inizio il nostro giro
per il centro della vecchia città. Per fortuna stamattina un timido
sole ci lascia fare qualche foto più carina. Dopo una fila lunga
ma veloce, saliamo con la Floybanen (funicolare) sul monte Fojen, a 320
m sul livello del mare ma praticamene in centro alla città: un
vero e proprio polmone verde. Da qui in cima si gode un bel panorama su
Bergen e sui fiordi. La discesa la facciamo a piedi su un comodo sentiero
che si snoda nel bosco ricco di piccoli corsi d’acqua che generano
numerose cascatelle. Mangiamo mentre camminiamo il nostro panino e dopo
circa un’ora di passeggiata (qualcuno però ha i piedi doloranti),
ci sediamo a sorseggiare un caffè in un bar del centro storico.
In questo locale servono solo questa bevanda (fatta in mille modi) e ci
viene servito da una simpaticissima (e carina) vichinga. Riprendiamo la
nostra passeggiata e finalmente riusciamo a trovare la prima chiesa aperta
da poter visitare: la KristeKirken, una delle tre chiese del medio evo
norvegese a Bergen rimaste pressoché intatte. Anche se abbastanza
stanchi, è ancora presto per tornare “a casa” e così
andiamo a visitare l’acquario, dove oltre ai pinguini e alle foche,
possiamo ammirare i pesci che popolano i fiordi. Alla vista dei salmoni
e dei merluzzi, dei pesci gatto e delle trote, sale sempre di più
la voglia di pescare. Al ritorno al camper, ceniamo velocemente e con
Alessio, subito dopo, canna da pesca e giù l’amo in acqua,
dal muretto dell’area di sosta. Dopo qualche minuto abbocca una
trota di dimensioni molto inferiori a quelle viste all’acquario.
Non importa: abbiamo pescato. Tutti a nanna, riproveremo domani. Stamattina
(17 luglio) ci svegliamo con l’immancabile pioggia e con in più
un po’ di gambe doloranti. Con un po’ di malavoglia, ci alziamo,
colazione e partenza di nuovo per il centro, a fare qualche acquisto nei
negozi le cui vetrine avevamo sbirciato ieri sera. Tanto camminare anche
oggi sotto la pioggia (a proposito anche noi abbiamo abbandonato gli ombrelli
ed utilizziamo solo il K-WAY. Visitiamo il parco della torre di Rosenkrantz,
torrione del XII secolo oggi sede militare, e da dove si gode di una bella
vista sul porto. Da qui al Bryggen museumper vedere i resti delle case
in legno e della vita che conducevano nel 1300 gli abitanti di Bergen,
grandi navigatori ed esposrattori già da allora di lana, pelli
di capra e soprattutto stoccafisso. Proprio alle spalle del museo la Mariakirken,
detta anche parrocchia dei mercanti, anch’essa medioevale, nella
quale possiamo ammirare un bel pulpito ligneo policromo intagliato con
rappresentazione di putti, donne, frutta e fiori. La passeggiata di ieri
si sente, però dopo qualche minuto di riposo in chiesa si riparte.
Acquisti nei negozietti fino alle 6 del pomeriggio quando la stanchezza
si fa sentire più insistente, la pioggia ha ricominciato e le due
cose ci fanno decidere di tornare al camper. Beatrice prepara e dopo cena
si mette a leggere. Io e Alessio ripartiamo con la nostra canna e gli
ami nuovi appena acquistati. Il gestore dell’area decide che abbiamo
bisogno di aiuto e oltre a qualche consiglio ci regala dei gamberetti
per esca. Saggi consigli: dopo qualche minuto abbocca il trofeo che poi
porteremo a casa: un bel merluzzo di poco più di 1 Kg di peso.
Domani partiremo e un po’ a malincuore andiamo a dormire.
18 Luglio Bergen – Utstein Kloster Km 124
Dobbiamo proprio lasciare questa cittadina simpatica ed accogliente, ma
prima spesa di pesce al mercato, per la classica serata con gli amici
al ritorno. Portiamo un omaggio culinario ai ragazzi italiani di una bancarella,
che sono qui per una esperienza di lavoro. A dire il vero, ci sono ragazzi
provenienti da diverse parti del mondo, tutti studenti, e che parlando
ognuno la propria lingua riescono a rendere davvero internazionale il
mercato. Partenza verso Stavanger. La natura man mano muta il suo aspetto
passando dalle verdi foreste a paesaggi lunari. La strada offre panorami
indescrivibili e a Laervick, prima di una galleria pagamento pedaggio:
Si passa sotto il mare? Si signore è la risposta. Così giù
su una pendenza del 9% fino a 360 metri sotto il livello del mare e dopo
500 metri di rettilineo su in salita con la stessa pendenza: tutto in
terza marcioa, per 8 Km. Qualche Km e la strada finisce in mare: quindi
traghetto. Dopo 40 minuti di nuovo la terra ferma e la strada tranquilla.
Mica tanto: su verso il cielo su un ponte altissimo. Adesso sembra tutto
più regolare e si prospetta un paesaggio simile all’Irlanda,
con i prati che degradano fino al mare, pecore al pascolo libero che attraversano
con noncuranza la strada. Ci fermiamo per un caffè (fatto però
da noi) vicino a una chiesetta con vista sul fiordo. Si riparte verso
Stavanger. Lungo la strada un indicazione per il monastero di Utstein
Kloster ci convince subito a deviare. Andiamo a vedere ma è chiuso
e riapre domani alle 10,00. Poco male ci fermiamo sul piccolo porticciolo
turistico a poco più di due Km da quiper la cena e il pernottamento.
Come sempre approfittiamo per pescare qualche salmone e scattare delle
foto a un tramonto che promette per domani una bella giornata.
19 Luglio Utstein Kloster – Preikestolen Km 114
Oggi finalmente una bella giornata sul serio. Scarichiamo le biciclette
e in sella fino al monastero di epoca medioevale. La visita è molto
breve, poiché ci sono poche cose da visitare, ma un luogo molto
bello, dove abbiamo potuto vedere gli arredi dell’epoca nelle stanze
poste ai piani superiori del monastero. I monaci ormai non ci sono più
ma la chiesa è tenuta in ordine e vengono ancora celebrate le funzioni.
D’altra parte è l’unica sull’isola di Monstery,
il posto in cui ci troviamo. Ci rifocilliamo con una buona fetta di torta
e un caffè (il tutto a servizio libero nel senso che prendi ciò
che vuoi e lasci i soldi in una cassettina) seduti a un tavolo dietro
una finestra da dove si osserva il prato verdissimo che degrada fino a
lambire l’acqua del mare.
Di nuovo in sella per un giro nelle frazioncine dell’isola in mezzo
alle immancabili pecore ed agli abitanti 8molto pochi). Torniamo al camper
per ora di pranzo, mangiamo qualcosa e partiamo alla volta di Preikestolen,
il famoso Pulpito sul Lisenfjord, dove vi arriviamo dopo 2 ore e mezza
tra strada e traghetti. Qui in Norvegia la fretta non esiste, tranne che
per i camionisti che più che guidare un bestione, sembrano guidare
una moto. Lasciamo il camper al parcheggio, indossiamo le scarpe da trekking,
prendiamo bastoni e K-Way e ci inerpichiamo sul sentiero che porta al
pulpito. Una “passeggiata” di due ore ad andare e due ore
a tornare per superare un dislivello di 300 metri su una distanza di 3,8
Km 8ma non abbiamo il problema che faccia buio). Io (Ciro) non mi sono
sentito proprio a mio agio lassù perché soffro di vertigini,
però posso assicurare che lo spettacolo è fantastico e ciò
che si vede nelle foto non rende assolutamente la realtà. Il sentiero
non è particolarmente difficile, salvo nell’ultimo tratto
dove diventa piuttosto stretto e si cammina lungo uno strapiombo di appena
600 metri (Però ci sono delle catene per quelli come me che hanno
bisogno di “sostegno”. Dopo la discesa le gambe non ci reggono
quasi più, così ci fermiamo nel verdissimo campeggio a pochi
chilometri da lì dove ci lasciamo andare ad una buona doccia, una
ricca cena ed un sonno ristoratore.
20 Luglio Preikestolen- Lindesnes Km 239
Partiamo con destinazione Lindesnes, il faro più a sud della Norvegia
e ahimè sulla strada del ritorno. Percorriamo la E39 e poi deviammo
sulla statale 44 che attraversa dei luoghi completamente diversi da quelli
visti finora. Una serie interminabile di marmitte dei giganti, e gli ormai
soliti prati che scendono fino al mare. Comunque non mancano anche qui
le foreste e poi di nuovo sui fiordi.. tappa al piccolo centro di Fykkefjord
dalle case rivestite in legno completamente bianche e adornate di fiori.
Sono le 18,00 e i negozi sono già tutti chiusi. Ripartiamo e il
fido navigatore ha dimenticato che non sta dirigendo una moto e ci devia
su una strada dove a mala pena passa il camper. Salite e discese da fare
in prima marcia e per interminabili Km. Ma la fatica del motore e delle
braccia di chi lo guida è pagata da una vista magnifica su fiordi
e piccoli centri urbani in mezzo alle foreste qui particolarmente fitte.
La giornata è limpidissima e la luce che filtra forma dei giochi
di colore particolarissimi. Finalmente un incrocio dove dobbiamo girare
a destra e immetterci su una strada che sembra rispetto a prima davvero
un’autostrada, dove due vetture si possono incrociare perfino due
autovetture. Ben presto (dopo ca 10 Km) la strada termina su un piazzale
ampio dove parcheggiamo con comodo il camper. Sono le 9 di sera: si cena?
No prima andiamo al faro, con un sole bello così! Ci restiamo fino
alle 22,15 per fotografare il tramonto, con dei colori mai visti in altri
posti. L’appetito si fa sentire e torniamo a “casa”.
Cena a base di zuppa di cozze, gamberoni e salmone comprati a Bergen al
lume di candela come fanno qui e vista mare, naturalmente. Dopo cena,
con Beatrice torniamo al faro per fotografarlo di notte. Ritorno al camper
per il meritato riposo, domani ci aspetta una giornata intensa.
21 – 22 Luglio Lindesnes – Svennevig – MalmoKm 881
Due giorni di viaggio verso casa, perché la pioggia non ci lascia
un attimo e comunque vogliamo dare proprio un taglio perché ci
sta arrivando un po’ di malinconia. Visto che abbiamo qualche giorno
ancora faremo una tappa forse a Malmo. Facciamo tappa lungo l’autostrada
E6 insieme ad altri camperisti tedeschi ed il 22 riprendiamo il viaggio.
Alla sera una pioggia fittissima ci costringe a fermarci a circa 100 Km
da Malmo sempre in un area di sosta poco al di fuori dell’autostrada.
Ci sono anche altri camperisti. Come al solito nulla da eccepire per queste
aree in autostrada, tranquille e lontane dal traffico.
A proposito, in Svezia si carica in apposite colonnine ai distributori
con sopra scritto VATTEN. Manca sempre il tubo e l’attacco, perciò
bisogna sempre averli con sé.
23 Luglio Copenaghen Km 110
Cambiamo idea e non proseguiamo per Malmo (volevamo passare sul ponte
dell’Oresund) ma cambiamo idea e prendiamo il traghetto. Arriviamo
a Copenaghen abbastanza presto al mattino e dopo il nostro solito giro
in centro in camper ci spostiamo al campeggio Absalon a ca 9 Km da Copenaghen.
Il centro si raggiunge comodamente con la metropolitana che ha una fermata
a ca 800 m dal campeggio. Copenaghen è una città dove si
respira un’aria cosmopolita. Un tiepido sole ci ha accompagnato
per tutto il giorno. Dopo una lunghissima passeggiata per le vie del centro,
non abbiamo disdegnato una gita in battello sui canali da dove abbiamo
potuto ammirare tutti i vecchi palazzi fino alla “Sirenetta”.
Curioso come i ponti sui canali sono così bassi che sotto alcuni
bisogna abbassare la testa pur rimanendo seduti (ed io non sono molto
alto).
A sera inoltrata ritorno al campeggio. Cena frugale e a letto subito perché
domani comincia davvero il ritorno a casa.
24 – 26 Luglio Copenaghen – Retorbido Km 1320
Partiamo di buon ora il 24 mattina e copriamo tutto il percorso da Copenaghen
a Puttgarden perché la pioggia non ci lascia un attimo. Tappa per
fare un po’ di spesa e traghetto. Ormai a Puttgarden è tardi
e ci fermiamo per mangiare e dormire nuovamente nel parcheggio del molo
dove un simpatico tedesco ci tiene tantissimo a precisare che è
gratuito. Vento fortissimo tutta la notte che ci costringe a spostarci
al riparo di un camion. Al mattino del 25 non accenna a diminuire e così
alle 6,00 del mattino ripartiamo sperando che verso l’interno le
raffiche siano minori.
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