1° giorno – giovedì
26/9/2008 – Casalnoceto –Carcassonne
Partenza per la Francia, Carcassonne, ove è fissato l’appuntamento
tra tutti i 15 camper, nel pomeriggio giugiamo a Carcassonne al campeggio
Campeole Camping de la Citè.
Riunione e conoscenza degli altri equipaggi.
Visita di Carcassonne
Visitiamo “la Citè”, con le sue doppie mura di cinta,
le trenta torri e il castello comitale, purtroppo non visitabile per questione
d’orario. Entriamo nella Cattedrale di San Nazario e San Celso dalle
magnifiche vetrate che Antonella ci aiuta a interpretare. Prima di salutare
tutti noi ed in particolar modo Carlo, ci allieta con la leggenda di Madame
Carcas e del maiale buttato dalla torre per ingannare i Franchi che assediavano
la città. La cena è a base di specialità tipiche.
Alla sera è affascinante lo spettacolo di Carcassone illuminata.
CARCASSONNE / LOURDES
Si parte alle 6,30, il viaggio per Lourdes prosegue tranquillamente, sulla
nostra sinistra avvistiamo i Pirenei , poi eccoci arrivati alla meta.
Parcheggiamo i camper al campeggio “Le Plein Soleil”, con
il pullman che ci porta vicino al Santuario. molto toccante è stata
la fiaccolata che si è svolta di sera. Migliaia di persone, provenienti
da diversi paesi, accomunati dalla stessa fede, ad intonare : ”Ave,
Ave, Ave Maria”. Sicuramente deve essere uno spettacolo unico la
visione, dall’alto della terrazza della Basilica, di migliaia di
candele accese.
4° giorno – Domenica 28/9/2008 – LOURDES / RONCESVALLES
Destinazione è Roncesvalles. Visita alla tomba di Rolando e la
storia dell’Orlando Furioso ci suggestiona, poi percorriamo l’autostrada
in direzione di Pau
Da RONCESVALLES si prosegue per ESTELLA e poi per il giorno dopo BURGOS
Al monastero di Irache dove, si dice, esista l’unica fonte dalla
quale sgorgano l’acqua ed il vino. Dopo un iniziale scetticismo,
nasce in me la curiosità. Malgrado sia mattino e in orario relativamente
presto per assaggiare il il vino, volontari per recarsi alla Bodegas Irache
spuntano come funghi. Ecco svelato il mistero della fonte con acqua e
vino: è una cantina che offre ristoro ai pellegrini lungo il cammino,
per ritemprare le forze, lo spirito ed affrontare rinvigoriti le tappe
successive. Visitiamo inoltre la chiesa, stile romanico, del XII secolo.
Ciò che maggiormente attira l’attenzione di tutti è
una piccola ma impressionante statua rappresentante Gesù crocefisso
con le gambe stranamente incrociate.
A Burgos, l’Arco de Santa Maria visto in lontananza appare come
una bellissima immagine, perché dietro si vedono spuntare le guglie
della cattedrale, bellissima !!
Il viaggio prosegue, passiamo accanto alla collegiata di Castrojeriez
e ci fermiamo al cippo che indica la provincia di Palencia, facciamo a
piedi il tratto da Boadilla a Fromista, circa 5 km. Il nome Fromista deriva
da frumento, un cereale che abbonda in questa zona. Eccoci giunti a Boadilla
dopo un’ora e mezzo di cammino, arriviamo al parcheggio di Fromista
dove ci attendono gli amici che non hanno fatto il percorso.
A Leon visitiamo la cattedrale passiamo davanti alla casa Botines (1893),
(meglio conosciuta come “il palazzo di Gaudì”) la cattedrale,
costruita in stile gotico, non possiamo che condividere la definizione
di “Pulchra Leonina”, per la sua bellezza e la sua leggiadria,
come affermato anche da Papa Giovanni XXIII in occasione di una sua visita
quando ancora non era salito al pontificato.
Si parte per Santiago de Compostela attraversiamo i monti di Leon a 1200
metri di altitudine e fuori ci sono 2 - 3 gradi. Si passa per Villafranca
del Bierzo, si visita Astorga, che vanta, tra le altre cose, un palazzo
progettato da Gaudì.
Fermata d’obbligo a Ponferrada, poi visita al castello dei Templari
del XIII secolo, . ripartiamo e attraversando il paese di Columbrianos,
Procediamo verso Villafranca del Bierzo. Per i campi si vedono contadini
intenti a vendemmiare: significa che in questa zona si produce un buon
vino. Giunti a Villafranca, entriamo nella chiesa di Santiago, molto importante
per chi effettuava il Cammino: infatti Papa Callisto VI° concedeva
il perdono ai pellegrini che non riuscivano a portare a termine il viaggio
per stanchezza o malattia. Gli stessi ottenevano l’indulgenza concessa
a Compostela, attraversando la porta del Perdono. Per l’ora di pranzo
si giunge ’O Cebreiro, – altitud. 1300m.” interessanti
da vedere le “pallozas”, tipiche case di montagna con muri
in ardesia e tetti in paglia di segale; qui uomini ed animali vivevano
insieme. Entriamo nella chiesa di Santa Maria, dove al suo interno è
conservata la statua di Santa Maria la Real, stile romanico, purtroppo
alterata da successivi strati di pittura. Nella chiesa è custodito
e venerato anche il famoso calice del miracolo della trasformazione del
pane e del vino in carne e sangue di Cristo, avvenuto intorno al 1300.
Il pranzo è alla Taberna Moreno, dove ci viene servita la buonissima
e squisita “caldo gallego” cioè la minestra del pellegrino;
un piatto non basta, c’è chi fa il bis ed il tris. A seguire
braciole e ricotta con miele.
10° giorno – Domenica 5/10/2008 – SANTIAGO DE
COMPOSTELA
Si arriva a Santiango de Compostela, l’emozione è tanta,
raggiungiamo in Praza do Obradoiro (opera d’oro) ed i nostri occhi
sono tutti puntati sulla facciata della Cattedrale, preceduta da una scalinata
seicentesca a doppia rampa. Un meraviglioso suono di campane sembra darci
il benvenuto; la folla è tanta e noi desideriamo assistere alla
Santa Messa stando possibilmente seduti. La fortuna ci assiste e parecchi
di noi si possono accomodare. Dopo la Santa Messa deliziata dai canti
di una suora dalla magnifica voce, arriva il momento che noi tutti aspettiamo,
assistere alla cerimonia del “botafumeiro”, che è un
incensiere di ottone e argento del peso di 80 Kg. che, appeso alla corda
che pende dalla cupola,viene fatto oscillare da 8 uomini fino a circa
50 cm. dalla volta del soffitto. E’ veramente un’esperienza
unica. La tradizione narra che l’incensiere avesse lo scopo di nascondere
il cattivo odore che regnava nella cattedrale, a causa dell’elevato
numero di pellegrini che vi soggiornavano giorno e notte. Raggiungiamo
poi la statua di San Giacomo salendo sul retro dell’Altar Maggiore,
ed abbracciamo le sue spalle; questo è un rito che eseguono i pellegrini
dopo aver ricordato le persone che li hanno aiutati lungo il cammino.
Scendiamo nel piano interrato e finalmente possiamo contemplare quella
che è ritenuta la tomba di San Giacomo che fu uno dei primi discepoli
di Gesù.
FISTERRA e COSTA DELLA MORTE
Si parte per Finisterre dirigendosi verso Noia e, finalmente si vede l’Oceano
Atlantico; Cabo Fisterra, che ai tempi dei romani si pensava il luogo
dove finiva la terra.
La spiaggia è invasa da centinaia di gabbiani: questo per i pescatori
non è buon segno perchè quando gli uccelli non volano, significa
che non possono mangiare perchè il pesce sta sul fondo a causa
del brutto tempo. Lungo il nostro percorso vediamo innumerevoli hòrreo
in granito o in legno che rappresentano una caratteristica di questa terra
galiziana. Alcuni sono considerati monumenti storici e non si possono
demolire. Corcubion, il paese prima di Fisterra., visitiamo il faro, qui
ho un incontro a dir poco emozionante, vedo sugli scogli una giovane pellegrina
, assorta che rimira le onde del mare, incuriosito mi avvicino e rivolgo
un saluto, con sorpresa mi risponde in italiano, poi scopro che è
di Modena, neanche ventenne, allontanatasi da casa ha percorso gli 800
km a piedi sola… e mi confida che continuerà per il mondo…
resto senza parole.
Martedì 7/10/2008 – SANTIAGO DE COMPOSTELA / MADRID
Partenza per Madrid… 600 km. Di marcia ci apettano.
A Madrid faremo alcune visite guidate; abbiamo due giorni a disposizione.
Venerdì 10/10/2008 – MADRID / BARCELLONA
Partenza per Barcellona…. Altra lunga marcia.
Ultima tappa del nostro tour è Barcellona che già conosco
ma visito sempre con piacere, percorriamo la Rambla , rambla = torrente,
cioè torrente di persone. Qui si affacciano uno dopo l’altro
bar, ristoranti, negozi: un chilometro e mezzo di teatro all’aperto
rallegrato da spettacoli di saltimbanchi e giocolieri. Si visita “Gaudi”
e tutto il possibile in due giorni.
Alla sera concludiamo il tour al Ristorante Caracoles (lumache) con dovuti
festeggiamenti.
17° giorno – Domenica 12/10/2008 – BARCELLONA
Carcassonne – Italia
Si rientra a casa, ma il mio proposito è quello di rifare il “Camino”
magari con più calma, più tempo e in pochi camper.
Il nostro pellegrinaggio sia pur motorizzato ha assunto un importanza
e consapevolezza di percorrere un “Camino” di fede, e poi
in quanto alla conoscenza … quante fantastiche, istruttive ed emozionanti
soste!
Non sono mancati i momenti di riflessione, in particolare nei tratti fatti
a piedi, in silenzio e meditando.
Insomma da Carcassonne a Loudes…150° anniversario dell’apparizione,
la toccante processione alla sera, poi l’inizio del Camino da Saint
Iean Pied de Port fin sotto la Cattedrale di Santiago, attraverso le autostrade,
le strade, le stradine polverose, sempre a fianco dei sentirei percorsi
dai pellegrini a piedi…. Un lungo viaggio il cui ricordo resterà
indelbile e meraviglioso nella nostra memoria.
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