La festa dei Fuochi a Santa Fiora

La festa dei Fuochi a Santa Fiora

Aprile 3, 2019 Uscite e Week End 0

E’ stato per tutti i partecipanti un viaggio piacevole e inaspettato. Uno degli equipaggi è partito il 27 Dicembre, mentre altri due il 28 Dicembre. Destinazione Santa Fiora, distante da Retorbido circa 500 Km per assistere all’accensione dei fuochi il 30 Dicembre. Punto di ritrovo Pitigliano, da vivere nelle ore serali per assistere al fantastico scenario del paese sulla rupe, illuminato e a sembrare sospeso nel cielo.

Arrivo a Pitigliano nella mattinata del 29 Dicembre e visita alla necropoli etrusca di Sovana. Un percorso di circa un ora che abbiamo invece prolungato per tutta la mattinata per approfondire la scoperta nei minimi dettagli. Qui abbiamo potuto osservare la più grande tomba monumentale dell’Etruria: la tomba Ildebranda, chiamata così in onore di Papa Gregorio VII (Ildebrando da Sovana). un tempio interamente scavato nel tufo dove nella parte sottostante trovava posto la camera funeraria con l’ingresso al centro del tempio stesso.

Dopo la visita alle tombe etrusche ed il ritrovo con l’altro equipaggio, insieme abbiamo trascorso il pomeriggio a passeggiare per il centro di Pitigliano, non dimenticando l’acquisto di qualche prodotto tipico da assaggiare a cena. Con il calare del buio, la bellezza della vista di Pitigliano ci ha letteralmente riempito il cuore, ma non ci ha completamente scaldato i muscoli. Un pò di acquisti culinari da assaggiare a cena e siamo ritornati al camper. Abbiamo cenato e pernottato a Pitigliano ed al mattino dopo ci siamo spostati tutti a Santa Fiora, distante circa 35 Km.

Nel pomeriggio del 30 Dicembre, dopo esserci sistemati nell’area attrezzata di Santa Fiora, insieme ad altri 160 equipaggi, ci siamo spostati in paese, dove abbiamo trovato piramidi di legna di varie dimensioni e sparse in ogni piazzetta o slargo. Alle 18,00 una processione di bambini con le fiaccole è passata per dare fuoco alle pire ed apertura ai festeggiamenti.

Una bellissima e curiosa festa. In corrispondenza di ogni pira vi erano degli stand eno-gastronomici, dove con pochi euro abbiamo potuto assaggiare degli ottimi piatti tipici e dei buonissimi vini. Abbiamo assaggiato fegatini di cinghiale con fagioli al fiasco, porchetta, arrosticini, pane con farina di castagna, il castagnaccio e tanti buonissimi dolci. Non abbiamo avuto insomma il problema della cena.

Una festa caratterizzata dalla presenza di tantissimi giovani, ma comunque una festa per tutti, dai bambini agli anziani. In ogni angolo della cittadina, dove vi erano i fuochi a scaldare i presenti, oltre agli stand gastronomici tanti complessi che facevano musica di ogni genere. Poi ad allietare tutti, la banda di arcidosso, con la sua musica itinerante. la banda, costituita da almeno 20 elementi (tanti ne abbiamo contati), tutti giovanissimi, girava continuamente per le vie accompagnata in processione da una schiera di bambini e ragazzini (abbiamo visto anche diversi adulti) e si soffermava in ogni piazzetta a suonare qualche pezzo blues, jazz o altro. Non abiamo mai visto tanta gente ballare. la festa è durata fino a notte fonda, fino cioè a quando delle pire è rimasta solo la brace.

Alla sera del 31, dopo una cena gustosissima al ristorante dell’Hotel Fiora, con una piccola bottiglia di Prosecco, tutti in piazza a salutare il 2008 in arrivo. Tutto il paese e tutti gli ospiti si sono riversati nella piazza principale, dove ardevano ancora le pire dal giorno precedente.

Uno dei nostri equipaggi è partito al mattino, ma hanno passato ugualmente un bel fine d’anno: infatti si sono trovati parte degli associati a festeggiare insieme. Un altra bella soddisfazione per tutti noi: attraverso l’associazione cresce l’amicizia tra le persone.

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